Bentornato nel blog di Solving Solutions.

Questa settimana affrontiamo il tema della stampa, in particolare di un libro. Che sia finalizzata alla vendita, a un regalo o a un qualsiasi progetto, stampare un’opera senza avere delle adeguate competenze significa rischiare un flop. Importa molto poco il contenuto del libro: se è presentato male, quasi nessuno lo prenderà in considerazione.

L’evoluzione dell’editoria ha portato a delle aspettative sui parametri di stampa: non esiste un unico modello di libro, ma ognuno è più indicato per uno specifico genere o pubblicazione.

Oggi vi presentiamo una serie di consigli relativi alla stampa, per poi addentrarci, nelle prossime settimane, negli aspetti specifici.

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Scegli il giusto formato

Ogni tipo di pubblicazione ha il formato adeguato; ce ne possiamo rendere conto passeggiando tra in una libreria. Ce lo vedi uno scolaro studiare su un libro tascabile? E una donna in spiaggia con un libro di 30 centimetri?

Cura bene la copertina e il titolo

Essendo le componenti principali del paratesto e le più importanti dal punto di vista dell’appetibilità del prodotto, entrambi devono essere belle e originali. Se il tuo libro è pensato per andare negli scaffali di una libreria, deve attirare maggiore attenzione rispetto agli altri. Il lettore sceglierà solo alcuni testi tra i tanti disponibili e ciò in base a due elementi: la copertina e il titolo.

Decidi la tiratura

Più copie si stampano e più si risparmia, ma capita che con l’obiettivo di ridurre i costi si stampino molte copie che rimarranno invendute.

Prima di decidere la tiratura è bene avere chiari gli obiettivi della pubblicazione, quali saranno i canali di vendita e i margini di guadagno. Una volta definita la strategia, si può procedere alla stampa. In ogni caso, è bene farsi consigliare dall’editor e dalla piattaforma con la quale si pubblica.

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Stampane un po’ di più

È antipatico non avere a disposizione un paio di copie da regalare o da vendere a chi ce le chiede, perciò è sempre bene avere qualche copia in più, anche a distanza di un paio di anni dalla pubblicazione, che può sempre far comodo, soprattutto considerando che stampare una decina di copie aggiuntive risulta abbastanza economico se aggiunto alla prima grande tiratura e molto dispendioso se stampate in un secondo momento.

Rilegatura

Negli ultimi anni si è imposta la “brossura fresata” come rilegatura standard: ottimi risultati con costi economici; l’eleganza e la durata, ahimè, lasciano a desiderare. Dipendendo dalla finalità che avrà il libro, possiamo investire qualche centesimo in più a copia e indirizzarci verso la “cucitura filo refe”.

Rivedi e fai rivedere l’opera

Sebbene, dopo una rilettura attenta, non abbia trovato degli errori, è importante che faccia rivedere il testo a un professionista, specializzato nell’editing e nella correzione di bozze.

Un autore non può mai correggersi da solo, in quanto va al di là delle parole scritte, che già conosce. Non esiste nessun autore affermato che non passi per un editor, figuriamoci noi autori alle prime armi.

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Inserisci l’indice

Tanti libri che arrivano in correzione non possiedono l’indice; è uno strumento essenziale (e gratuito) per facilitare la lettura e il ritrovo di uno specifico capitolo. È sempre bene perdere mezz’ora di tempo e crearlo, possibilmente in forma dinamica, di modo che al modificarsi dell’impaginazione il sommario si aggiorna in automatico.

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